
La Scuola di tutti e di ognuno. L'inclusione scolastica dei bambini con disabilità
All'interno del progetto “Ariel fa crescere i diritti”, Fondazione Ariel, in collaborazione con Spes contra Spem e con il sostegno di Umana Mente del Gruppo Allianz, ha organizzato il convegno "La scuola di tutti e di ognuno", dedicato alla scuola, il diritto allo studio e l'inclusione degli studenti con disabilità. Il convegno, svoltosi il 25 ottobre 2014, ha ospitato diverse competenze e sguardi sulla scuola e sui percorsi inclusivi per i bambini con disabilità, rivolgendosi in particolare a famiglie di bambini con disabilità, alle associazioni di terzo settore, ai docenti, ai professionisti dei servizi di neuropsichiatria infantile e alle diverse figure professionali impegnate sul tema dell’inclusione scolastica. Mettiamo a disposizione di tutti le presentazioni e gli interventi dei relatori.Nel nostro Paese la quasi totalità dei bambini con disabilità è inclusa nel sistema scolastico ordinario (99%) mentre in altri Paesi anche europei gli alunni con bisogni speciali frequentano per lo più scuole dedicate. Secondo i dati più recenti gli alunni con disabilità nel nostro sistema scolastico sono complessivamente 222.917, il 2,5% dell'intera popolazione scolastica, mentre il rapporto tra numero degli alunni con disabilità e i docenti di sostegno, nelle scuole statali, è di circa un docente di sostegno ogni due alunni con disabilità, con punte al di sopra della media a Nord e al di sotto al Sud. Eppure la situazione non è rosea per le famiglie con un figlio con disabilità per le quali il suono della campanella coincide spesso con una serie di problematiche e difficoltà quotidiane: inadeguatezza strutturale e logistica; limitate risorse umane (insegnanti di sostegno e personale formato) e disponibilità di ausili per l'apprendimento; o, ancora, a progetti di formazione poco inclusivi o risposte didattiche corrispondenti ai propri bisogni educativi personali poco modulati sulle esigenze speciali dei singoli alunni. Un percorso a ostacoli in cui le ridotte risorse, umane, economiche e organizzative, spesso intaccano la piena esigibilità del diritto a una scuola inclusiva, oltre che gli obiettivi didattici.
Di scuola, diritto allo studio e inclusione degli studenti con disabilità abbiamo parlato nel convegno "La scuola di tutti e di ognuno", organizzato sabato 25 ottobre, da Fondazione Ariel, all'interno del progetto "Ariel fa crescere i diritti", dedicato alla scuola e al il diritto allo studio e inclusione degli studenti con disabilità. insieme a genitori, personale scolastico ed educativo, insegnanti, operatori e volontari che li affiancano ogni giorno, di cui potete seguire tutti gli interventi on line.
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Paolo Meucci, pedagogista, ricercatore presso l'Istituto Neurologico Carlo Besta ha aperto i lavori contestualizzando il sistema dell''ICF e le sue evoluzioni alla luce della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità. Ha quindi preso la parola Mariolina Ceriotti Migliarese, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, Azienda Ospedaliera di Melegnano nel suo intervento "Lavorare insieme - famiglia, servizi, scuola - sul percorso diagnostico-terapeutico" ha sottolineato che ciò che fa la differenza nel percorso scolastico e di crescita di un alunno con disabilità è in primo luogo la buona comunicazione, lo scambio dialettico, tra i sistemi scolastici, familiari, socio-sanitari e associativi.
E, ancora, ci si è soffermati sul ruolo prezioso degli insegnanti all'interno del gruppo-classe nella elaborazione di un progetto di piena inclusione che permetta di creare in classe un ambiente positivo e stimolante. A illustrare questa importante attività è stata una relatrice di eccezione, Francesca Valla, la famosa tata della Tv, che ha preso parte al convegno, portando la sua esperienza di insegnante di scuola primaria, oltre che scrittrice e mamma. Nel suo intervento ha messo in luce, in particolare, l'occasione preziosa offerta dai bambini con disabilità all'intera classe, in cui il percorso di crescita comune valorizzi le diversità di ciascun bambino. L'unicità di ciascuno come un arricchimento e risorsa.
Si è focalizzata sul punto di vista dei bambini con disabilità, sui loro bisogni e desideri, Carla Gaddi, psicologa e psicoterapeuta che da anni collabora con Fondazione Ariel, passando in rassegna le sfide che scaturiscono dalla condizione di disabilità, per tutte le persone vicine all'alunno, e all'attenzione che merita spesso il viaggio intrapreso più che la meta da raggiungere. Antonella Ciaburri, responsabile servizio Progetti alla persona di Aias Milano Onlus ha illustrato le dinamiche sottese all'ideazione e progettazione di servizi accoglienti e inclusivi prendendo come spunto l'operatività di Aias che integra la dimensione clinica e di riabilitazione e servizi educativi scolastici, per il tempo libero e la vita in famiglia. Ha completato il quadro Paola Rubino, responsabile dei servizi inclusivi, che ha invece raccontato una fruttuosa esperienza a cui ha preso parte: l'organizzazione di uno spettacolo teatrale in una classe di scuola primaria con la presenza di un bambino con disabilità, il piccolo Renato. Con Piero Cecchini, esperto di tecnologie per l'inclusione scolastica, ASPHI Bologna abbiamo parlato di nuove tecnologie. I cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni in tema di tecnologie sono innumerevoli e di grande portata, tanto da far diventare molti strumenti tecnologici indispensabili ai fini dell'integrazione scolastica e lavorativa dei giovani con disabilità, e quindi alla loro autonomia. Da qui ne deriva anche la necessità urgente che anche gli educatori siano formati e sensibilizzati in questa direzione per rispondere in maniera adeguata i bisogni dei bambini. Un esempio, molto interessate, di integrazione di nuove tecnologie e progettazione di servizi dedicati, oltre che di sinergia con il mondo scolastico, è stato offerto dalla testimonianza di Alice Pistocchi, Servizi educativi & CREI del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, che ha presentato il progetto "Scienzabile: inclusione e gioco tra scienza e disabilità".
Nel pomeriggio grande spazio è stato dedicato alla normativa: "Una vera risorsa per l'inclusione scolastica del bambino con disabilità che i genitori devono conoscere ed esigere con forza". Parola di Salvatore Nocera, avvocato, membro dell'Osservatorio sull'inclusione scolastica degli alunni con disabilità della F.I.S.H., Federazione Italiana Superamento Handicap; consulente dell'Osservatorio nazionale permanente per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del M.I.U.R., Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. E' quindi intervenuta Elena Faglia, membro del gruppo Ledha scuola, socia di ANGSA Lombardia Onlus, nel duplice ruolo, di madre di una ragazza con disabilità e di professoressa. Del ruolo della famiglia e di una famiglia allargata hanno parlato infine in chiusura di convegno, Antonio Cacopardi e Cesira Cacopardi, raccontando la loro esperienza in Anffas Nord Milano, dove sono rispettivamente presidente e referente Scuola, Volontariato e Relazioni pubbliche. Per le famiglie di bambini con disabilità di unirsi a lavorare insieme per trovare valide soluzioni non solo alle esigenze particolari dei propri piccoli, ma anche per poter dare il proprio contributo alla soluzione dei grandi temi della disabilità. In altri termini, l'unione fa la forza.